Gli italiani tra speranze locali e inquietudini globali
Ogni tre mesi analizziamo come gli italiani percepiscono la propria vita, il contesto in cui vivono, il proprio paese e il mondo in generale. Esaminando il periodo Marzo 2024 – Marzo 2025 possiamo rilevare un quadro complesso, fatto di luci e ombre, con segnali di tenuta a livello individuale e nazionale, ma con una crescente preoccupazione verso ciò che accade oltre confine.
Il mondo preoccupa, ma la casa resta un rifugio
Pensando alla propria casa, gli italiani esprimono un giudizio nettamente positivo (+0,29), segno che lo spazio domestico continua a rappresentare un punto di stabilità e sicurezza. La valutazione scende leggermente quando si guarda al vicinato (-0,09), per poi peggiorare in modo più marcato a livello nazionale (-0,27) e raggiungere il punto più basso nella percezione del mondo (-0,33). In sintesi, più ci si allontana dalla sfera personale, più il giudizio diventa negativo, fino a toccare livelli di preoccupazione storicamente bassi rispetto al contesto globale.
Chi si preoccupa di più? Donne e over 55
Analizzando nel dettaglio chi esprime maggiore preoccupazione per lo stato del mondo, emergono due gruppi particolarmente sensibili: le donne e le persone tra i 55 e i 64 anni. Le prime mostrano una percezione più negativa rispetto agli uomini, probabilmente per una maggiore esposizione emotiva o per una più acuta consapevolezza delle dinamiche sociali e ambientali globali. Allo stesso modo, la fascia d’età tra i 55 e i 64 anni si distingue per un livello di inquietudine superiore alla media. È possibile che in questa fase della vita — spesso accompagnata da riflessioni sul futuro dei figli, sul contesto economico o sulla propria sicurezza — si percepiscano con maggiore intensità i segnali di instabilità globale.
Felicità domestica: figli e reddito, con un limite
L’analisi dei livelli di felicità mostra alcune dinamiche interessanti. La presenza di figli ha un impatto positivo sul benessere percepito, ma solo fino a un certo punto: il picco si registra tra chi ha fino a tre figli, mentre oltre questa soglia la felicità tende a diminuire, segno che la gestione familiare può diventare più complessa e stressante. Allo stesso modo, il reddito è correlato positivamente alla felicità, ma anche qui con un effetto “soffitto”: superata una certa soglia, ulteriori incrementi economici non sembrano tradursi in maggiore soddisfazione personale.
Le feste alzano il morale, ma dura poco
Nel trimestre analizzato, il periodo natalizio ha portato un aumento della felicità percepita relativa a come ci si sente a casa: un effetto atteso, legato alle vacanze, alla famiglia e al clima festivo. Tuttavia, con l’arrivo di gennaio, il morale scende rapidamente. La “ripresa” dopo le feste, tra clima grigio e ritorno alla routine, sembra avere un impatto psicologico marcato.
La stesa dinamica avviene nel corso della settimana: grande entusiasmo il sabato, malinconia la domenica.
Conclusione: resilienza interna, ma inquietudine globale
Nel complesso, gli italiani mantengono una certa solidità nel rapporto con la propria vita e con il Paese, ma si sentono sempre più inquieti rispetto al mondo. Il malessere non nasce tanto da ciò che vivono direttamente, quanto da ciò che vedono accadere altrove. È un campanello d’allarme che segnala la necessità, forse, di risorse culturali e psicologiche per interpretare meglio la complessità del presente senza sentirsi travolti.
Per un’analisi approfondita puoi consultare la dashboard interattiva, aggiornata ogni mese.
METODOLOGIA: Human Highway ha misurato lo stato d’animo di un ampio campione di italiani a partire dal mese di febbraio 2023 utilizzando il modello PANAS.
Il PANAS (Positive and Negative Affect Schedule) è uno strumento basato su un modello psico-metrico sviluppato nel 1988, in grado di valutare l’umore su due dimensioni indipendenti, l’affettività positiva e quella negativa. Le informazioni sono raccolte analizzando una serie di aggettivi che descrivono diversi stati emotivi e il risultato è uno valore dato dalla differenza tra gli stati d’animo positivi e quelli negativi.